Leggi il rapporto sull'esperienza di un chirurgo italiano:

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dott A. Tutzer, Specialista in Ortopedia e Chirurgo, Bolzano, Italia:

Come chirurgo ortopedico in un grande ospedale italiano, ho eseguito interventi chirurgici ai piedi per curare problemi ai piedi. Ho iniziato a utilizzare Step Forward nel 2015 per curare i pazienti e sono rimasto colpito dalla correzione di molti problemi, in particolare l'alluce valgo. Utilizzando questi strumenti e aggiungendo semplici esercizi. Questo è qualcosa che non ho mai visto prima con altri strumenti. Soprattutto con solette su misura. Alcuni dei miei colleghi chirurghi stanno anche usando Step Forward come primo e spesso unico trattamento per ciò che altrimenti richiederebbe un intervento chirurgico. Sfido i professionisti medici e i chirurghi a tenere in debita considerazione questi dispositivi medici per garantire la migliore cura e risultati per il paziente. (ottobre 2018)

Malattie del piede: chirurgia o solette?                                              

Il sistema biomeccanico del piede è un gioco di strutture statiche e dinamiche, di componenti passive e attive che garantiscono la capacità di resistere alle enormi forze a cui siamo sottoposti ogni giorno. Tuttavia, la morfologia del piede è soggetta a un continuo sviluppo fisiologico, che inizia nell'infanzia e prosegue fino alla vecchiaia. I cambiamenti fisiologici sono fortemente stimolati e influenzati principalmente dall'attività individuale e dai diversi tipi di scarpe indossate e possono portare a cambiamenti patologici. Questi cambiamenti patologici sono principalmente la causa della fatica strutturale riscontrata nella lassità dei legamenti, delle capsule articolari e dei muscoli. Questi sintomi sono riscontrabili, ad esempio, nel quadro clinico di patologie quali piedi piatti, stoffe dell'alluce (alluce valgo), fascia plantare, metatarsalgia, che a loro volta possono essere sanate con speciali cure fisioterapiche, interventi chirurgici e supporto di solette.

Chirurgia e plantari tradizionali

Si potrebbe pensare che la fisioterapia sia il modo migliore per curare queste malattie del piede. Ma la realtà è ben diversa: è quasi diventata una moda curare i sintomi dei piedi "stanchi" con la chirurgia. Lo sviluppo di tecniche meno invasive richiede un intervento chirurgico volto a curare l'anatomia ossea e ad alterare l'azione del tendine muscolare, soluzione molto efficace sia per il paziente che per il medico.

Anche il mercato dei plantari è cresciuto tanto negli ultimi anni da essere diventato davvero enorme: plantari più o meno su misura, prescritti come trattamento sintomatico e pensati per sopperire alle carenze del piede affaticato, ma nient'altro fa ma rendilo ancora più debole di quanto non sia già: mezzi passivi per un piede passivo.

 
Il ruolo del fisioterapista

E cosa succede al sistema del piede attivo? Non è noto? È qui che entra in gioco il fisioterapista che gioca un ruolo di primo piano, infatti le strutture attive restano la base per il buon funzionamento della podologia e in questo contesto è necessario avviare il trattamento vero e proprio volto a combattere la causa che è all'origine di il rappresenta la patologia del piede. È importante riattivare l'apparato muscolotendineo e riallineare attivamente le strutture ossee e legamentose. L'efficacia del trattamento fisioterapico è però strettamente legata alla collaborazione del paziente: esercizi da svolgere in autonomia, previa rieducazione, previa illustrazione e spiegazione da parte del fisioterapista. Pertanto, senza una continua e indipendente collaborazione, i risultati non saranno permanenti, se non insignificanti.

Ortesi innovative a supporto del fisioterapista

Un ottimo strumento per ampliare le possibilità della fisioterapia e per supportare il personale specializzato è il trattamento con la nuova tipologia di plantari attivi, introdotti anche di recente sul mercato tedesco: si tratta di plantari che non solo fungono da stimolatori propriocettivi, ma perché sono elastici, allenano anche i muscoli intrinseci del piede. Ad ogni passo, il piede adotta attivamente la forma anatomica ideale del plantare. Il dispositivo medico è predisposto per funzionare come una vera e propria mini palestra per il piede. Il concetto è davvero rivoluzionario, perché il plantare Step Forward non sostiene passivamente il piede come un classico plantare ortopedico, ma lo allena continuamente e lo sostiene attivamente. Il principio su cui si basa questo plantare è innovativo e, nonostante sia provato e testato in altri paesi da decenni e riconosciuto in America sin dagli anni '70, le linee e le modalità utilizzate nel trattamento ortopedico classico in Europa devono ancora essere superate e " sfondare". " volontà. Queste solette propriocettive, infatti, rappresentano un approccio del tutto nuovo per il fisioterapista, un modo efficace per combattere le malattie del piede più comuni sin dal loro esordio. In modo che l'operazione non sia più l'unica via d'uscita.